Fotopost – isola di Rab
Oggi vi porto sull’isola di Rab, la meta ideale per chi cerca la sabbia che sappiamo tutti non essere facile da trovare in Croazia.
Non è la prima volta che racconto della nostra esperienza su questa isola, potete andare a leggere qui il post che avevo scritto sul blog di Chiara, un’altra super appassionata di Croazia e di Balcani in generale.
L’isola di Rab si ama o si odia.
Se non vi piace la sabbia e il mare che degrada moooolto lentamente non prendetela neanche in considerazione. A me non è dispiaciuta, ormai sono rassegnata alle spiagge di sassi/ghiaia ma il mio amore per la sabbia rimane, anche se riuscire a bagnarsi decentemente in mare può risultare faticoso e è necessario percorrere una quantità discreta di metri in acqua.
Traghetto
L’anno in cui siamo andati noi, il 2012, è stato l’anno in cui hanno modificato il porto di imbarco sulla terra ferma per l’isola, per creare una banchina più ampia in modo da non dover fare la coda sulla strada (come avviene per Pag).
Il traghetto parte da Stinica per attraccare a Mišnjak, nella parte meridionale dell’isola, e la traversata dura una quindicina di minuti. A differenza dell’isola di Pag non ha nessun collegamento alla terra ferma con ponti, quindi dovete mettere in conto di utilizzare il traghetto se volete spostarvi.
Credo sia l’unica tratta non gestita da Jadrolinija ma da Rapska Plovidba.
Campo di internamento
Nel villaggio di Kampor si trova il cimitero delle vittime del fascismo che commemora il campo di internamento istituito in quel luogo dagli occupanti italiani nel 1942 dove furono deportati numerosi partigiani, ebrei e prigionieri politici. Si calcola che nel inverno 1942-43 morirono circa 4500 persone di fame e sete, oltre che per le condizioni precarie in cui vivevano. Chi era sopravvissuto in discrete condizioni di salute, al momento del declino dell’Italia nel settembre del 1943, si unì ai partigiani di Tito che controllarono per qualche tempo l’isola prima dell’arrivo dei tedeschi.
Adesso non rimangono altro che lunghe file di tombe, disposte sotto gli alberi, e una lastra di metallo sulla quale sono stati incisi tutti i nomi delle persone che hanno perso la vita in quel luogo.
E’ aperto al pubblico gratuitamente, noi avevamo l’appartamento proprio a due passi e abbiamo approfittato per farci un giro che non dura più di una ventina di minuti.
Rab città
L’unica città vera e propria sull’isola è Rab, conosciuta anche come la città dei quattro campanili.
La città vecchia si sviluppa su una stretta penisola percorsa da tre strade principali che corrono in parallelo: Donja Ulica (via bassa), la più vicina al porto, Srednja Ulica (via media) e Gornja Ulica (via alta).
Nella Trg Sv. Kristofora (piazza S. Cristoforo) durante il periodo estivo sono presenti tante bancarelle con bigiotteria, articoli per la spiaggia, idee regalo.. Se non ricordo male sono presenti anche dei bagni pubblici (a pagamento).
Salendo le scale che portano alla torre (Tvrdava Galijarda) si può raggiungere una terrazza che permette di vedere la città vecchia dall’alto.
Campanile della Cattedrale
Questo è l’ultimo campanile che si incontra provenendo dalla parte nuova della città. E’ possibile visitarlo e salire fino in cima, dove si trova una balconata che corre su tutti e quattro i lati per avere una vista a 360° della zona. E’ alto 25 metri e la salita è “a vostro rischio e pericolo” come recita il cartello sulla porta di ingresso per via delle scale decisamente ripide al suo interno. La visita è sconsigliata con i bambini piccoli, per gli adulti nessun problema, se ci sono riuscita io in infradito possono farcela tutti 🙂
Nel 2012 il biglietto costava 10kn e si poteva visitare al mattino tra le 10 e le 13 e alla sera dalle 19.30 alle 21.30.
Kamenjak
Se cercate un punto per godere di una vista a 360° di tutta la zona attorno all’isola dovete salire sulla collina Kamenjak, 408 metri, dove si trova anche un ristorante quindi trovate comodamente le indicazioni per arrivarci.
La strada non è proprio delle più belle. Come vi allontanate dall’abitato di Mundanije inizia a stringersi per peggiorare pian piano (è stata mappata con lo street view fino in cima se volete vederla). Non credo sia neanche da sottolineare il fatto che ci passa una macchina alla volta, con scarso spazio di manovra nel caso si incontri qualcuno che procede nel senso opposto.
Una delle ultime salite ha messo alla prova i miei nervi: è molto pendente con la parete di roccia da una parte e lo strapiombo dall’altra senza la minima protezione, sono pochi metri ma me la ricordo come se fosse ieri.
Paolo dice che, mentre faceva questa salita, ha avuto la sensazione che il muso della macchina si alleggerisse (io avevo paura di capottarmi all’indietro se devo essere sincera). L’abbiamo fatta in prima e salendo la strada sembra puntare al cielo dalla pendenza. Devi pregare che non scenda nessuno perché c’è una curva alla fine della salita e quindi non si capisce se sta scendendo qualcuno. La strada poi continua ad arrampicarsi per la collina ma senza strapiombi a bordo strada.
Una volta in cima trovate dei ripetitori, teneteli alla vostra sinistra e godetevi la vista sulle isole e la costa.
Noterete senz’altro una piramide di sassi, giratele attorno e scoprirete che è aperta e contiene un quaderno per lasciare segno del vostro passaggio e dei timbri con cui potete crearvi un ricordo del posto timbrando un sasso.
Scendendo verso il ristorante si riesce a vedere il lato ovest dell’isola, quindi la città.
Le spiagge
Come ho già accennato all’inizio le spiagge sull’isola di Rab sono quasi tutte sabbiose, solo quelle vicino a Mišnjak sono di ghiaia ma comunque fine, e con il mare che degrada molto lentamente. Se avete dei bambini piccoli possono essere ideali perchè si deve camminare veramente tanto prima che l’acqua arrivi alle ginocchia. Di contro se amate fare immersioni non so se questa zona fa per voi.
Pudarica (1)
E’ la prima spiaggia che si incontra arrivando dal porto di Mišnjak.
In realtà sono più spiagge una vicina all’altra. Se percorrete tutta la strada asfaltata arriverete a questa in foto. E’ la più larga ma sicuramente anche la più affollata perché facilissima da raggiungere. Seguendo la strada in direzione del porto per qualche centinaio di metri da qui si trova il Santos Beach club, uno dei più famosi dell’isola.
Pudarica (2)
Proseguendo per qualche metro verso Rab, sulla sinistra trovate uno spiazzo dove quasi sicuramente ci saranno delle altre macchine parcheggiate. Seguite il sentiero e arriverete a questa seconda spiaggia, leggermente meno frequentata. Tra le due noi preferivamo questa e ci siamo tornati parecchie volte.
Kampor
Dalla foto penso capirete da soli cosa penso di questa spiaggia.
Ci siamo stati un paio di volte solo perché era a pochi metri da casa ma non mi è piaciuta per niente. E’ sabbia ma è talmente compressa che sembra cemento, risente tantissimo della marea che porta alla creazione di queste pozzanghere e, come tutte le spiagge di sabbia qui, il fondale degrada di qualche millimetro alla volta.
Non mettetela neanche sulla lista dei posti da vedere, è utile “in emergenza” se trovate un appartamento in questo paesino e basta.
Sturic
Anche questa spiaggia non è niente di che, ma sempre meglio di quella di prima.
Si trova nella zona nord di Lopar, vicino all’attracco del traghetto per Valbiska.
Per raggiungere la zona delle spiagge si devono seguire le indicazioni per il traghetto e quasi vicino al porto si svolta a destra in una strada stretta ma a doppio senso. Il cartello con l’ indicazione “Plaža” (spiaggia) c’è ma è sul lato sinistro della strada quindi non molto visibile ed è alla stessa altezza della via e si rischia perdere lo svincolo finendo al porto.
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La prima spiaggia che si incontra è una riservata ai nudisti (FKK), mentre Sturic è quella subito dopo. Il parcheggio è a pagamento ma poco più avanti sulla destra trovate uno spiazzo libero, ci stanno 5-6 macchine al massimo, e potete risparmiare qualche kuna per questa volta.
Podsilo
Proseguendo sulla strada della spiaggia Sturic si deve svoltare a sinistra nella prima strada asfaltata che si incontra (dopo qualche centinaio di metri diventa sterrata) e si prosegue fino a quando si incontra uno slargo e una sbarra sul lato sinistro, la strada prosegue e torna asfaltata ma si deve parcheggiare e iniziare a camminare.
Il parcheggio sembra libero ma così non è: presumo sorga su un terreno privato perché come si posteggia, magicamente, sbuca una vecchietta che vi chiede di pagare una ventina di kune se non ricordo male. Per raggiungere la spiaggia seguite il sentiero che inizia dietro la sbarra.
Dal parcheggio al mare ci sono 20 minuti buoni di cammino, non ci sono grandi dislivelli ma la maggior parte del percorso è sotto il sole.Qui c’è sabbia, tanta sabbia. Il giorno in cui siamo stati noi si è alzato un vento fortissimo che ci ha fatto prima chiudere la tenda e poi scappare perché sembrava di essere nel mezzo di un bombardamento di granelli di sabbia.
Sahara
Una volta raggiunta la spiaggia Podsilo potete continuare la camminata seguendo il sentiero sulla destra della spiaggia e dopo una mezz’ora buona, interamente sotto il sole, arrivate alla famosa spiaggia Sahara. Leggendo su internet c’è un sentiero più comodo e corto che parte da dietro l’hotel Sahara ma noi non lo abbiamo testato.
Sulle guide è riportata come spiaggia naturista ma in alta stagione è mista, nel senso che il vostro vicino potrebbe o meno indossare il costume, non c’è una reale divisione della spiaggia, ognuno si mette dove vuole.
Anche qui c’è sabbia e, come forse si nota dalla foto, l’acqua è molto bassa.
Cifnata
Ultima spiaggia tra quelle viste ma è stata la preferita.
Cambiamo completamente zona dalle precedenti tre, la spiaggia Cifnata si trova a Suha Punta, dove sorgono gli alberghi.
Per raggiungerla prendete come riferimento le indicazioni per “Gostionica Gozinka”, svoltando a destra nella strada che si incontra subito dopo la salita provenendo da Rab. Si prosegue per qualche km per poi girare a sinistra, seguendo ancora le indicazioni per la gostionica. Riconoscete la via dove svoltare per un grosso ripetitore. Continuare sulla strada principale fino all’ultimo cartello della locanda, questa volta dovete andare nel senso opposto. Parcheggiate e seguite il sentiero che in 5 minuti scarsi vi porterà alla spiaggia.
Inutile ripetere come è la spiaggia, sorella di tutte le altre sabbiose, calcolate che si arriva comodamente alle prime barche camminando in acqua.
L’isola di Rab non piace alla maggior parte dei turisti proprio per le sue spiagge. Noi personalmente ci siamo trovati bene e l’abbiamo usata come punto di partenza per due gite in barca: la prima alla scoperta di Goli Otok e Otok Sv. Grgur due isole carcere durante il regime di Tito, e la seconda a Losinj.
Voi ci siete stati? Cosa ne pensate di questa isola “atipica” rispetto alle altre isole croate?
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