Penisola di Peljesac
La penisola di Peljesac si trova a sud della Croazia, nella Dalmazia meridionale. E’ lunga circa 70 km e si estende parallela alla costa; è collegata alla terraferma tramite un istmo nei pressi di Ston.
Per raggiungere questa zona ci sono due possibilità: potete imbarcarvi a Ploce, il primo paese che si incontra quando finisce l’autostrada, e in un’ora circa sarete a Trpanj (due persone e la macchina costano circa 26€).
In alternativa, come abbiamo fatto noi, potete arrivarci via terra attraversando gli unici 10 km di costa bosniaca (e quindi due passaggi in dogana ma in generale sono veloci). Calcolate che da Ploce all’inizio della penisola sono 50 km quindi i tempi più o meno si equivalgono, a patto di imbarcarsi subito, ma sicuramente spendete meno passando via terra.
La vista dall’appartamento però era qualcosa di fantastico avendo solo la strada che ci divideva dal mare.
Il fatto di avere questa spiaggetta privata davanti a casa è stata comodissima in quei giorni in cui non siamo stati al mare ma a visitare l’interno perchè riuscivamo comunque a fare il bagno quando rientravamo.
Esiste praticamente un’unica strada che attraversa tutta la penisola ma sinceramente non é super trafficata. Il momento “peggiore” è il sabato quando la maggior parte dei turisti si sposta ma niente di esagerato, semplicemente una trentina di macchine una in fila all’altra in concomitanza con il traghetto da Korcula ma poi tornava tutto calmo.
Non so spiegare bene il perchè, sono tanti piccoli fattori, ma come zona non mi ha entusiasmato. Non è uno di quei posti che appena partito per tornare a casa pensi “voglio tornarci il prima possibile”. Con questo non sto dicendo che è una zona brutta, solo che mi è piaciuta meno di altre.
A suo favore sicuramente c’è il clima: faceva caldo ma in modo moderato e la brezza era sempre presente. Ci siamo resi conto di quanto si stesse bene dove eravamo il giorno che abbiamo deciso di andare a Pasjaca, una spiaggia a sud di Dubrovnik, quindi sulla costa, e ci siamo trovati con 37° e senza un filo d’aria.
Un luogo che merita sicuramente una visita é Ston e le sue mura, per noi il miglior paesino della penisola.
Nella piazza principale trovate questo dipinto in 3D che rappresenta i simboli di Ston: le mura e le saline. Mettete i piedi sulle orme e godetevi lo spettacolo del disegno che prende vita.
Il museo delle Saline è visitabile ma non abbiamo avuto tempo sufficiente per farci un giro.
Mentre siamo saliti sulle mura, come vi avevo mostrato su facebook qualche giorno fa.
La zona visitabile delle mura misura 5,5 km, è seconda solo alla Grande muraglia cinese, e già questo dovrebbe convincervi a salirci.
Il biglietto costa 40 kn (poco più di 5€) ed è a buon mercato considerando il percorso da fare, fate conto che per salire sulle mura di Dubrovnik bisogna pagare 100kn (13€ circa) e sono più corte.
Non avventuratevi assolutamente in infradito, la parte più ripida è composta da gradini, quindi consiglio scarpe da ginnastica se non volete rischiare di farvi del male. Portatevi anche dell’acqua, fidatevi vi servirà 🙂
Come in tutte le zone, alcune spiagge ci hanno colpito mentre per altre non è scattato il colpo di fulmine. Per riuscire a vedere il più possibile, cambiavamo spiaggia dopo pranzo. Un punto a favore delle spiagge della penisola è che per nessuna c’è da camminare più di 5-10 minuti; solo per una l’accesso è difficoltoso mentre le altre sono raggiungibili da chiunque.
Uvala Divna: spiaggia abbastanza grande ma si riempie velocemente in quanto vi si trova un campeggio. All’inizio è formata da sassolini che diventano sassi di medie dimensioni più ci si avvicina alla montagna. E’ stata la prima spiaggia che abbiamo visto ed è una delle preferite.
Uvala Vucine: anche questa spiaggia non mi ha convinto del tutto. E’ composta da una spiaggia principale e da calette, ne avevamo trovata una bella, l’ultima, per poi scoprire fosse FKK ovvero nudista e quindi non ci siamo potuti fermare. La spiaggia principale l’ho trovata un po’ sporca anche se la vista della cala è bellissima.
Uvala Grdini Do: questa è l’unica spiaggia che si fatica a raggiungere perché bisogna aiutarsi con una corda per scendere l’ultimo pezzetto.
La spiaggia è piccolina di sassolini, diventa praticamente inutilizzabile se c’è il mare mosso perchè le onde raggiungono quasi la parete alle spalle.
Questa è una delle spiagge favorite, vista dall’alto è ancora più bella.
Non troverete nessun cartello che la segnala quindi si deve andare a intuito; arrivando da Zuljana dovete percorrere circa 1 km per giungere a destinazione. Dalla strada non si vede assolutamente nulla se non una stradina sterrata che scende sulla sinistra. Parcheggiate a bordo strada e percorrete la stradina, poco più avanti troverete l’inizio del sentiero (un’apertura tra la vegetazione) alla vostra sinistra. Mi raccomando se la scegliete come meta usate delle scarpe da ginnastica e non le infradito o rischiate di farvi del male dato ci sono dei punti non proprio agevoli. La discesa non dura comunque più di 10 minuti, anche se siete privi di coordinazione e equilibrio come me.
Borak: quando avevamo poco tempo o il meteo non era dei migliori questa era la spiaggia prescelta. E’ stata l’unica in cui siamo tornati due volte.
E’ una spiaggia piccola ma conosciuta solo dalle persone del posto, e dai villeggianti del paesino.
Per raggiungere questa spiaggia potete proseguire sulla strada che da Zuljana porta alla spiaggia di Grdini do e che arriva a Trstenik, oppure attraversare il Tunnel Dingac una galleria sconosciuta a google maps.
Provenendo da Ston dovete svoltare a sinistra all’altezza del paesino di Potomje, in concomitanza con l’indicazione per le cantine Dingac e Matusko. Seguite la strada e vi troverete all’imbocco del tunnel. Prestate attenzione perché è a doppio senso ma ci passa una macchina alla volta, oltre ad essere praticamente privo di illuminazione, ogni 50 metri ci sono delle specie di abat-jour appese al soffitto che potete immaginare quanta luce producano.
E’ lungo 400 metri quindi riuscite facilmente a capire se ci sono macchine all’interno, sono comunque presenti un paio di slarghi per permettere l’incrocio tra due veicoli.
Zaglavak: questa spiaggia è la nostra preferita tra quelle viste. Non è stato facile capire come raggiungerla, è stato necessario studiare un po’ google maps ma alla fine abbiamo vinto.
Bisogna seguire la strada per Trstenik e poi prendere la strada sterrata (e un po’ malconcia) che si trova tra lo svincolo per Zuljana e una curva a 90°.
Si scende in quello che fino a qualche mese prima era un bosco, adesso è una grande distesa di alberi bruciati e si parcheggia poco prima di incontrare una strada asfaltata. Non è consigliato continuare in auto perché la strada è privata e, parlando con dei ragazzi italiani, ci hanno detto che i proprietari fanno un po’ di storie ma c’erano comunque delle macchine proprio dietro la spiaggia.
Si prosegue a piedi per il sentiero sterrato per quasi un chilometro, non è un sentiero difficoltoso, è in piano ma tutto sotto il sole, ci vogliono una decina di minuti circa.
Capirete di esser arrivati quando, alla vostra destra, troverete una corda e una casa sul fondo della stradina. Passate sotto la corda e girate subito a sinistra: siete arrivati in un piccolo angolo di paradiso.
In questa foto si intravede, in alto a sinistra, la devastazione dell’incendio che c’è stato a metà luglio che ha mandato in fumo quasi 400 ettari di bosco.
Vi lascio alcune informazioni random sulla zona:
- L’unico negozio paragonabile a un nostro supermercato è a Orebic.
E’ piccolino ma ha più o meno di tutto (tranne quello che mi serviva ma sono particolari trascurabili). La strada per arrivarci se non siete già a Orebic è abbastanza a curve; da dove eravamo noi dovevamo percorrere circa 30km quindi abbiamo optato per una spesa “ragionata” il primo giorno per poi arrangiarci con il mini-negozio nel paese vicino a casa senza dover tornare lì altre volte. - Fate una gita sull’isola di Korcula e/o su quella di Mljet. Noi siamo riusciti a fare solo Korcula, finendo sotto il diluvio universale.
- Come zona è molto comoda sia per andare a visitare Dubrovnik che si trova a un’ottantina di km, e la Bosnia-Erzegovina, con il confine di Metkovic a circa 70 km di distanza. Se pensate di andare in Bosnia assicuratevi di avere con voi la carta verde perchè i poliziotti di frontiera sono molto pignoli, soprattutto in quella dogana.
Da qui potete comodamente raggiungere Medjugorje, Mostar, Pocitelj, Blagaj e le cascate di Kravice (solo per citare alcuni luoghi d’interesse). In questi luoghi accettano senza problemi l’euro, a Mostar ci avevano dato il resto in marchi nel 2011. - Altre spiagge che non siamo riusciti a visitare sia per questioni di tempo materiale che di meteo, avendo avuto 24 ore di pioggia ininterrotta, sono: Prapratno (dove parte il traghetto per Mljet), Blace Jezero (vicino a Trpanj, c’è un laghetto alle spalle della spiaggia), Przina (nella punta a Sud-Est della penisola, da fare solo se si ha un fuoristrada) e Mokalo (presso il campeggio Vala a Postup).
- Se siete amanti del vino fate un giro nelle varie cantine, la penisola ne è davvero piena. Per scegliere quale visitare potete farvi consigliare dai proprietari dell’appartamento dove alloggiate o dai locali. Noi non ci siamo andati semplicemente perchè io sono quasi astemia e anche Paolo non beve molto vino.
5 commenti
Blondie81
ciao Chiaretta…mea culpa per la spiaggia di Desna Luka (o Duba Peljeska) … ma quando siamo stati noi la battigia era digradante,probabilmente a seconda di quanto piove o delle mareggiate cambia…così come mi spiace ancora a distanza di anni che abbiate trovato la spiaggia di Meli a Cres senza sabbia sulla battigia, a quanto pare la normalità è come l'avete vista te e mio cognato l'anno dopo…ho avuto fortuna! Mannaggia… Comunque ammetto che obiettivamente come colpo d'occhio Duba non fosse la più bella, ma noi ci siamo stati così bene (ombra naturale, nessuno…la spiaggia tutta per noi, temperatura perfetta e un mare che quel giorno era una tavola trasparente…) che è stata la spiaggia che ci siamo goduti maggiormente…
Chiara Chierichetti
Eh mi sa che le maree hanno un ruolo importante sulla conformazione delle spiagge.. purtroppo non l'abbiamo trovata deserta (come si può vedere dalla foto) ma almeno l'ombra l'abbiamo scovata, poi è sparito il sole e pace..
La migliore per noi è stata Zaglavak, quella che avevamo avuto problemi a capire come ci si arrivasse, dove eravate stati anche voi.
E' vero, anche a Meli siamo stati a distanza di qualche anno da voi e abbiamo trovato una spiaggia completamente diversa, noi poi abbiamo avuto anche l'incontro con un'orda di turisti italiani a peggiorare la situazione 😛
Blondie81
Zaglavak era piaciuta tantissimo anche a noi, non ce la siamo goduta troppo però perchè Stella era nervosetta quel giorno…però l'ambientazione era stupenda, soprattutto eravamo solo noi!!! c'era una coppia la mattina , ma poi erano andati via…aaaaaaaaaah che bellooooooo…cmq per me la penisola di Peljesac è davvero stupenda e selvaggia…
VALERIA MARIA LIVIA MELUCCI
Accidenti e io che ho scelto Zuliana come base per le prossime vacanze proprio perchè avevo letto recensioni entusiaste di Vucine 🙁
(l’appartamento costava pure di più!)
dai dimmi che non è così male come spiaggia 😀
chiaraviaggiante
Ciao! Non ti preoccupare, non è brutta come spiaggia; probabilmente c’era stata qualche mareggiata perchè l’abbiamo trovata un po’ sporca e non ha aiutato a farla entrare tra le preferite.
Avendo scelto Zuliana come base ti consiglio di andare a Grdini Do, la corda può mettere un po’ di ansia ma se ci sono riuscita io a scendere ti assicuro che è fattibilissima la discesa.