croazia

Cosa vedere in Istria

L’Istria, la regione croata più vicina all’Italia, è spesso messa in secondo piano.

Spesso viene scelta per “comodità” senza sapere che, anche se non dispone di spiagge da cartolina come altre zone, è ricca di posti interessanti.

Noi l’abbiamo scelta due volte come tappa per spezzare il viaggio e una terza proprio come meta delle vacanze. Siamo riusciti a visitare gran parte dei luoghi più famosi e turistici ma abbiamo trovato anche qualche angolino meno conosciuto ma molto interessante.

In questo post voglio proporvi una lista di posti da tenere in considerazione se pensate di passare le vostre vacanze, o solo qualche giorno in Istria.

Motovun

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Motovun è forse la più famosa località collinare dell’Istria. E’ formata da un gruppetto di case medioevali appollaiate su una collina ricoperta di boschi, sopra un mosaico di campi di grano e vigneti. Motovun fu abitata prevalentemente da gente di lingua italiana che però si trasferì in Italia negli anni Quaranta. Il problema dello spopolamento fu in parte risolto trasformando il paese in una colonia di artisti. Molti studi e botteghe di artigianato in estate aprono le porte ai turisti.

Motovun è l’ultimo paese, in ordine cronologico, che abbiamo visitato dell’Istria.
Sarà stata l’atmosfera della giornata, erano le 9 del mattino quando siamo arrivati ed era ancora tutto umido dalla pioggia della sera prima, ma mi ha affascinato come paesino. Credo che la sua migliore qualità sia la posizione, si riesce ad avere una vista a 360° delle colline.
Come gran parte dei paesi interni, basta un’ora e mezza per visitarla con tutta calma ma ve la consiglio.

Jama Baredine

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 Durante la visita di 40 minuti, le guide vi condurranno attraverso cinque meravigliosi antri di stalattiti e cortine di calcare. Vedrete anche il Proteus anguineus, una specie di salamandra che si trova solo nelle grotte di Croazia e Slovenia e che ha l’aspetto di un verme bianco con le zampe.

Il biglietto costa all’incirca 8€ ma vi assicuro che ne vale la pena.
E’ una grotta che si sviluppa in verticale, ci sono un po’ di gradini da fare ma è fattibile per tutti. La guida parla italiano e vi spiegherà la storia di queste grotte. Alla fine della visita vi farà conoscere il proteo, un animaletto completamente cieco che vive nelle grotte.

Limski kanal

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 Limski kanal è un fiordo color turchese, fiancheggiato da fitte foreste che coprono le pendici a picco su entrambi i lati. Al tempo dei romani  il canale segnava il confine tra le regioni di Poreč e Pula; in seguito diventò uno dei rifugi prediletti dai pirati, che lo usavano come base dalla quale attaccare i veneziani.

 Ci siamo tornati due volte per riuscire a vederlo da più angolazioni. La prima volta l’abbiamo guardato dalle “piattaforme rialzate” che si trovano lungo la strada ma, almeno in quella dove ci siamo fermati noi (Vidikovac) non si vede granchè. Molto meglio l’anno successivo quando siamo scesi fino a riva nel punto più interno del fiordo. Qui potete trovare un paio di ristoranti delle bancarelle con prodotti tipici e dovrebbero esserci delle piccole escursioni con la barca che vi fanno vedere tutto il fiordo.
Se invece volete vedere il punto in cui si arriva in mare aperto vi consiglio di percorrere la strada per Vrsar fino alla svolta (a sinistra arrivando da Rovinj) per l’aeroporto. Percorrete tutta la strada fino al parcheggio e poi proseguite a piedi sul sentiero.

Rovinj

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A metà tra il porto medioevale e il centro turistico moderno Rovinj è riuscita a conservare le sue caratteristiche meglio di altri luoghi lungo la costa istriana. Il centro urbano di Rovinj è situato in quella che un tempo era un’isola; lo stretto che la separava dalla costa fu riempita durante la metà del XVIII secolo, dopodichè la città iniziò a espandersi sulla terraferma.

Se siete appassionati di fotografia Rovinj non vi deluderà. In ogni vietta del centro storico troverete qualcosa da fotografare ma già dai parcheggi (rigorosamente a pagamento) vi godrete la vista della penisola del centro storico.
Sulla sommità della collina si trova la chiesa di S. Eufemia, c’è la possibilità di salire sul campanile per avere una visuale a 360° della città (noi purtroppo non siamo saliti). Altri punti interessanti sono la Grisia una via pedonale che dalla città vecchia arriva fino al porto, terminando con un arco barocco e Trg na Mostu (piazza al ponte) dove si trovano forse le case più fotografate di Rovinj.

Brioni

Le Brijuni, a nord di Pula, costituiscono un piccolo arcipelago di 14 isole diventato famoso come rifugio privato di Tito, prima di essere trasformato in un parco nazionale e aperto al pubblico nel 1983.

Questa è stata l’unica gita organizzata che ci siamo concessi la scorsa estate.
Ci era già stata consigliata l’anno prima ma con pochissimi giorni a disposizione non avevamo avuto il tempo per farla.
Il consiglio è quello di prendere il traghetto a Fazana con il tour organizzato. Dagli altri paesi, Pula compreso, partono delle gite in barca ma il più delle volte si tratta di un giro attorno alle isole senza poterci attraccare perché servono dei permessi.
E’ consigliato prenotare qualche giorno prima dato che i tour sono a numero chiuso in quanto una parte del giro viene realizzata a bordo di un trenino; per tutta la durata si è accompagnati da una guida che parla italiano. Il biglietto è di 210kn (circa 28€) che comprende traghetto e guida.
La partenza è “obbligata” a seconda della lingua di cui si è scelta la guida, se non sbaglio il tour in italiano è alle 11.30 e 13.30. Una volta terminato il giro si ha la possibilità di tornare subito indietro oppure si può restare ad esplorare liberamente l’isola perchè il traghetto parte ogni ora e non si hanno vincoli di orario.
Il tour consiste nella visita delle sale dove sono conservati i vari animali imbalsamati che sono stati regalati nel corso degli anni a Tito e che hanno vissuto sull’isola, un museo fotografico di Tito, un tour con il trenino per tutta l’isola fino al safari-park e il giardino botanico.
La star dell’isola è senza dubbio Koki, il cacatua di Tito, che si diverte a ripetere quello che gli dicono i visitatori. Provate a dirgli “kako se zoveš?” (“come ti chiami?” in croato) e lui vi risponderà “Koki”.

Pula

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La città di Pula, un tempo la base navale più importante dell’impero austro-ungarico, è una piacevole combinazione tra un porto molto attivo e una ridente località di riviera. I romani le hanno lasciato in eredità un imponente anfiteatro le cui rovine ben conservate sono la sua attrazione più importante, anche se nel centro della città ci sono altri luoghi di interesse storico risalenti all’epoca classica e medioevale.

Pula è stata la nostra “casa” per ben due volte, nel 2013 e nel 2014. Ci siamo trovati benissimo, non è il classico paesino di mare ma è una vera e propria città, questo comporta anche avere a che fare con un po’ di traffico soprattutto ad agosto, ma ci sono anche tutti i servizi di cui si può avere bisogno.
L’arena è tenuta benissimo, molto meglio di quella di Verona e del Colosseo; vi consiglio la visita al tramonto con il sole che spunta tra le varie arcate, lo abbiamo fatto la prima sera in assoluto a Pula ed è stato molto bello.
Consiglio di andare a vedere almeno una volta lo spettacolo luminoso delle gru del porto.

Kamenjak – Premantura

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Alcune tra le spiagge più spettacolari si trovano a Capo Kamenjak, una striscia di terra coperta di boscaglia, a 13 km oltre il limite della città (Pula) presso la punta meridionale della penisola istriana. Tutta questa zona è protetta come parco naturale e vanta varie piccole baie e spiagge nascoste.

L’Istria non è particolarmente famosa per le sue spiagge ma quelle che si trovano in questo parco non hanno nulla da invidiare a quelle sparse per tutto il resto della costa croata. In gran parte sono spiagge di sassi ma in alcune si riesce a trovare della sabbia (Mali Portic, mentre a Debeljak si trova nel fondale) e in altre zone degli scogli, basta cercare e c’è la spiaggia adatta a tutti.
L’ingresso è a pagamento (35kn al giorno a macchina), le spiagge sono più o meno segnalate con dei cartelli, ma vi consiglio di dare una sbirciata a google earth prima di partire per studiare al meglio la strada per la spiaggia desiderata. Se decidete di entrare a piedi, scelta sconsigliata data la vastità del parco, o in bicicletta l’ingresso è gratuito.
Mali Portic, l’unica spiaggia di sabbia, è decisamente piccola. Ci sarebbe spazio per una quindicina di persone al massimo ma non stupitevi di trovarne anche il triplo. Non si fanno problemi e si posizionano praticamente sopra di voi..
Una cosa che mi piace molto di questo parco è che nonostante sia “selvaggio” senza nessuna spiaggia attrezzata e cose simili, ci sono delle zone in cui è possibile fare il barbecue, nelle aree più famose sono presenti dei baretti e in praticamente tutte le calette sono disponibili i bagni chimici (tenuti anche decentemente).
Le spiagge in cui siamo stati noi sono: Drazice (una delle prime che si incontra dal ingresso da Premantura e nulla di speciale), Mali Portic, Debeljak, Njive, Plovanje, Pinizule.
Merita una visita anche il Safari Bar sulla punta più a sud della penisola, se non soffrite di vertigini (e non avete paura di strutture costruite in modo piuttosto artigianale) c’è una torretta da dove è possibile avere una vista dall’altro della penisola. Io sono salita sfidando la mia fifonaggine, ma ammetto che a metà scala (a pioli e decisamente ripida) volevo scendere, non l’ho fatto solo perchè avevo un bambino dietro che mi impediva di invertire la marcia.

Brseč

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Questo paesino si trova sulla costa ovest dell’Istria poco dopo Brestova, il porto di imbarco per l’isola di Cres. Da Pula ci vuole un’oretta buona di macchina per arrivarci ma una volta lì si è ripagati dalla bellezza della spiaggia.
Ringrazio Sara per averci parlato di questa spiaggia che non conoscevamo assolutamente. Non assomiglia minimamente alle tipiche spiagge istriane, sembra di essere in una caletta su una delle tante isole. E’ una spiaggia di sassi, non grandissima con il mare cristallino.
Quello che vedete nella foto in basso a sinistra è il profilo di Cres.
L’ideale è arrivare presto (al massimo per le 9-9.30) in modo da riuscire a parcheggiare in uno dei pochi posti disponibili vicino alla scalinata, in alternativa bisogna lasciare la macchina all’inizio della strada e fare una ventina di minuti di camminata su una strada con una bella pendenza.

Centro dell’Istria – Trošti

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Mi sembra di aver scoperto l’esistenza di questo monumento su una pagina dedicata all’Istria su facebook.  Le indicazioni sono decisamente scarse per raggiungerlo. Si trova nel paesino di Trošti sulla strada Zminj-Pazin, ma é minuscolo quindi se fate una ricerca su google maps potreste non trovarlo. L’ideale è cercare Heki e poi fare una ricerca manuale, in modo da riuscire a individuare il paesino sulla mappa, alla destra di Heki.

Come coordinate GPS potete provare a usare 45°12’29.0″N 13°54’39.4″E per farvi un’idea di dove si trova, non sono precise al 100% dato che sono andata a memoria.

Hum

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Appollaiata in cima a un colle e circondata da prati erbosi e foreste, Hum si è autoproclamata “città più piccola de mondo”, dato che conserva tutti gli attributi (mura di cinta, porte, chiesa, campanile) che si suppone debba possedere una città, malgrado attualmente conti solo 14 abitanti. 

Siamo stati a Hum di ritorno dalle vacanze nel 2013. E’ un paesino veramente minuscolo, ma molto frequentato dai turisti. Vista la grande affluenza di turisti il parcheggio è a pagamento e costa 10kn (1.30€). Sulla strada che da Roč porta ad Hum incontrerete dei monumenti in pietra rappresentanti le lettere della scrittura glagolitica. Questa strada è chiamata  Viale dei Glagoliti. Il paesino è formato da due vie, non aspettatevi chissà cosa ma è una tappa carina da fare, anche solo per vedere come si è conservato dal Medioevo.

In generale tutti i paesini dell’interno sono carini da vedere, in una giornata riuscite a vederne anche 3-4 oppure potete farvi tappa durante gli spostamenti. Noi con questo metodo abbiamo visto Savudrija e Hum nel 2013 e Motovun nel 2014, avevamo anche in programma di scendere a Pula passando dall’interno e non dalla superstrada ma la coda alla dogana di Dragonja ci ha fatto ritardare di un paio di ore sul programma e abbiamo preferito tirare dritto senza fermarci.

Per concludere questo post lunghissimo, che spero vi sia stato utile, vi lascio il video che ho realizzato con vari spezzoni ripresi durante le nostre ultime vacanze.

Le parti che trovate scritte in corsivo sono tratte dalla nuova versione della Rough Guide edita da Feltrinelli.

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