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Ritorno alle origini: Otok Pag

L’attesa è stata tanta ma ci sono riuscita, oggi vi parlo di una delle due isole in cui siamo stati lo scorso anno, delle quali vi avevo anticipato nell’ultimo post. Siccome non siamo capaci di stare troppo nello stesso posto abbiamo scelto di visitare due isole completamente diverse tra di loro, nelle due settimane che avevamo a disposizione.

In questo post vi racconterò la prima isola visitata, quella da cui è scaturito il nostro amore per la Croazia: l’isola di Pag.
Tornarci dopo 6 anni è stato un po’ come tornare a casa; una volta sbarcati dal traghetto sapevamo esattamente dove andare, non c’era quella parte di incertezza su dove andare/cosa fare tipica di quando arrivi in un posto sconosciuto.

Una cosa a cui sicuramente non eravamo preparati è stato il freddo. Per “colpa” del lavoro le nostre vacanze si svolgono sempre nelle settimane centrali di agosto, settimane durante le quali non ti aspetti che le temperature scendano al di sotto dei 20 gradi. Ci sbagliavamo di grosso.
Guardando le previsioni nei giorni precedenti la partenza avevamo notato la presenza della bora ma non ci saremmo mai aspettati così tanto freddo.
Non volendo perdere un giorno per il viaggio abbiamo deciso di partire verso le 11 di sera in modo da arrivare al porto di Prizna verso le 7 per poter sfruttare tutta la giornata.
Il punto di freddo massimo lo abbiamo toccato in Slovenia verso le 3 del mattino quando il termometro segnava 4 gradi. Inutile dire che abbiamo sperato che il problema fosse il termometro rotto ma una volta scesi dalla macchina ci siamo accorti che la temperatura era realmente quella (e ovviamente l’11 di agosto non sei psicologicamente preparato per determinate temperature, soprattutto se stai andando al mare).
E’ stato anche il primo anno in cui abbiamo dovuto fare veramente i conti con la bora.

Prima di imbarcarci, ovvero alle 7 del mattino, siamo stati al fiordo di Zavratnica per vederlo dall’alto. Ci eravamo già stati l’anno delle vacanze sull’isola di Rab durante la gita a Goli Otok. Non serve che vi dica che tra vento e orario il fiordo era tutto per noi, giusto?

Raggiungere il punto panoramico sul fiordo non è complicato ma neanche facilissimo, dato che come per il 99% dei luoghi in Croazia la segnaletica lascia un po’ a desiderare.
Bisogna oltrepassare lo svincolo per Stinica (porto d’imbarco per l’isola di Rab) e procedere sulla Magistrala per circa 2,5 km fino a quando incontrerete una strada alla vostra destra con il cartello Zavratnica. Questo era l’unico cartello a vostra disposizione, dopo aver svoltato in questa strada dovrete affidarvi al istinto e magari al GPS per capire se avete imboccato la strada giusta o state andando a casa di qualcuno.
Seguite la strada senza farvi tentare dalle strade che partono sia a destra che a sinistra perché portano semplicemente alle case. Quando la strada asfaltata finisce vi troverete con delle case alla vostra sinistra e una strada sterrata a destra, percorrete questa strada e dopo qualche centinaio di metri sarete arrivati.

Dopo questa breve pausa ci siamo rimessi in macchina per gli ultimi km che ci separavano dal traghetto. Abbiamo perso per qualche minuto quello delle 7:30 e siamo così rimasti un’ora al porto ad aspettare il seguente.
Il viaggio per 2 persone con la macchina costa 130kn (circa 17,50€) e dura circa 15 minuti.
Tirava talmente tanto vento al porto che non siamo riusciti a scendere dalla macchina mentre aspettavamo il traghetto. Nei giorni seguenti, parlando con altri italiani, abbiamo scoperto di essere stati fortunati perché qualche ora dopo esserci imbarcati hanno bloccato i traghetti a causa del vento che impedisce l’attracco a Zigljen.

Pag è una delle poche isole che ha un accesso anche via terra, oltre che via mare, grazie al Paski Most situato nella parte sud dell’isola. In giorni di forte bora il rischio è che venga chiuso anche questo passaggio, rendendo impossibili i collegamenti tra la terra ferma e l’isola.

Se siete fortunati e il ponte rimane aperto, oppure se volete passare dalla strada senza prendere il traghetto fate attenzione che in caso di vento forte viene chiuso il tratto di autostrada dello Sveti Rok e quindi l’unico modo per raggiungere il ponte, e in realtà tutto il resto della nazione, è la Magistrala.

Chi arriva per la prima volta sull’isola di Pag rimane stupito dal paesaggio circostante. La descrizione di “paesaggio lunare” che si trova su varie guide è azzeccatissima. Da questo lato, ovvero la parte di costa che affaccia verso il Velebit, la vegetazione è rada se non addirittura assente per via della bora che impedisce la crescita di qualsiasi tipo di arbusto.

Pag non è una delle zone più economiche dove cercare un appartamento per le vacanze, la vita notturna di Zrce e simili attira molti turisti e questo fa inevitabilmente lievitare i prezzi. La zona più cara è sicuramente Pag città, ma Novalja non si discosta molto. Per spendere meno dovreste scegliere di andare nei piccoli paesini con l’obbligo di prendere la macchina ogni volta che volete uscire la sera (e pagare il parcheggio perché quelli gratis sono quasi inesistenti). Noi, dopo una lunga ricerca, abbiamo trovato il solito mini appartamento spendendo 42€ a notte (aria condizionata compresa) sul lato est del golfo (vicino al Hotel Plaza), ma la tariffa media è sui 55-60€ per questo genere di appartamento.
Per arrivare in centro avevamo una camminata di 2 km ma personalmente non ci è pesato. Una sera siamo andati a trovare degli italiani che abitano nel lato ovest del golfo facendo quasi 6 km a piedi tra andata e ritorno 🙂

Conoscendo già l’isola e alcune delle spiagge, abbiamo deciso di cercare di esplorare prima la parte “sconosciuta” e di tornare solo in certi posti tra quelli già visti.
Al contrario di altre zone dove raggiungere il mare risulta impegnativo per via di sentieri lunghi/dissestati, qui le spiagge sono quasi tutte comode e in alcune potreste quasi parcheggiare sotto l’ombrellone.

Girenica

Questa è stata la nostra prima meta della settimana ed è stata l’unica in cui siamo tornati due volte, nonostante tornassimo a casa per pranzo e quindi cambiassimo posto nel pomeriggio.

Per raggiungere questa spiaggia, dalla strada principale che attraversa l’isola girate per l’ACI Marina di Simuni e, allo stop successivo svoltate a destra. Proseguite sempre dritto fino a raggiungere uno stop, qui svoltate a sinistra e vi troverete sulla strada che conduce a Mandre. Proseguite qualche centinaio di metri e troverete le indicazioni per la spiaggia (sul lato sinistro della strada), dovrete svoltare nella prima via sulla destra che incontrate.

Se arrivate da Novalja potete attraversare l’abitato di Kolan e poi seguire per Mandre.
La strada per la spiaggia è una classica strada bianca: circa 2 km di sterrato costeggiato dai muretti a secco, a doppio senso ma con spazio per una sola macchina. Il parcheggio è a pochi passi dalla spiaggia e a pagamento (20 kune).

La spiaggia è di sassi e li troverete anche in mare, è quindi consigliato avere le scarpe per entrare. E’ divisa in due da un breve tratto di scogli, vi consiglio di andare nella seconda parte che è più ampia dato che il primo pezzetto tende a riempirsi molto velocemente.

Vodice

Senza contare la micro spiaggia sotto casa, questa era la più vicina a dove eravamo ma la macchina era comunque necessaria per raggiungerla. Come per tutte le spiagge da questo lato del golfo è consigliabile andarci al mattino dato che il sole tramonta alle spalle andando dietro la montagna e l’ombra arriva abbastanza presto.

Se volete raggiungere questa spiaggia, percorrendo la strada principale che attraversa l’isola dovete svoltare all’incrocio per Bosana. Prestate attenzione perchè è nascosto se provenite da nord: ve lo trovate sulla sinistra una volta terminata la discesa dal punto panoramico. Provenendo da sud è molto più visibile e comodo trovandosi sulla destra.

Seguite la strada principale per circa 1km, poi prendete la strada sulla vostra destra (Ulica Silvija Strahimira Kranjčevića) e proseguite fino a quando la strada diventa sterrata. Parcheggiate e proseguite fino alla fine della strada, subito dopo la casa troverete l’inizio del sentiero. Noi ci siamo “persi” e siamo arrivati alla spiaggia dal lato più scomodo ma, se andate sempre dritto verso il mare troverete facilmente le scale per raggiungere la spiaggia.

Non è una di quelle spiagge da vedere assolutamente ma è comoda se si ha solo qualche ora per stare al mare e non si vuole andare troppo lontano.

Se vi trovate nelle spiagge di questa parte dell’isola nel pomeriggio potreste incontrare la barca-gelateria. L’avevamo scoperta il primo anno e siamo stati piacevolmente sorpresi di vederla comparire anche questa volta.

Sv. Marija

Come per la spiaggia di Vodice, bisogna prendere la strada per Bosana e proseguire per 5 km. A meno che non arriviate alle 7 del mattino, capirete dove si trova la spiaggia dalla quantità di macchine parcheggiate.
Prestate attenzione che sono presenti due piccole cale, una delle quali comoda da raggiungere e l’altra un po’ meno. Non ricordandoci la posizione precisa della spiaggia siamo scesi alla prima cala “sbagliando” e scegliendo la più difficile da raggiungere. C’è un sentiero abbastanza ripido da percorrere ma non ci si impiega molto a scendere.
La spiaggia non è grandissima, noi siamo arrivati verso le 10 del mattino e abbiamo fatto fatica a trovare uno spazio dove riuscire a posizionarci.

La seconda cala, dove eravamo stati anni fa, è molto più comoda da raggiungere dato che la discesa dispone di una scala.
La spiaggia è di sassi medio piccoli, mentre in acqua ci sono sassi più grandi che quindi richiedono le scarpe e/o un buon equilibrio per non cadere. Anche qui il sole ad una certa ora del pomeriggio si nasconde dietro la collina.

Veli Bok

Questa è stata l’unica spiaggia che avevamo già visto durante la prima vacanza e in cui siamo ritornati.
Veli Bok si trova sul lato opposto del golfo rispetto a Sv. Marija e Vodice e quindi è soleggiata anche nel pomeriggio.
Per arrivarci bisogna attraversare tutto il paese (seguite le indicazioni per l’Hotel Pagus) e proseguire per circa 1km dopo la fine delle case. La strada non è asfaltata ma si riesce a percorrere senza particolari problemi.
Quando incontrerete un grande spiazzo alla vostra destra sarete arrivati.

Il sentiero per raggiungere la spiaggia è ben visibile. Bisogna camminare una quindicina di minuti ma niente di difficoltoso, anche la salita non è proibitiva.

Essendo sul lato destro del golfo è perfetta per il pomeriggio perché il sole rimane a lungo.

La spiaggia è di sassolini. Anche qui non abbiamo trovato molta gente, in realtà lo spazio è abbastanza ampio e la spiaggia non credo sia tra le più conosciute, due fattori che aiutano se siete alla ricerca di un posto poco affollato.

Rucica/Beritnica

Queste due spiagge si trovano a Metajna nella zona nord-ovest dell’isola. Per raggiungerle bisogna percorrere la strada per Zigljen (porto) e girare a destra nell’unica strada che si incontra.

Proseguire fino a raggiungere il paese di Metajna e imboccare la prima via che si incontra sulla sinistra, ancora prima di raggiungere la zona abitata.

Ammetto che se non fosse stato per due auto italiane davanti a noi che abbiamo deciso di seguire, difficilmente ci saremmo fidati della strada che stavamo percorrendo. E’ una strada abbastanza stretta, a doppio senso, che si inerpica in mezzo alle case. Troverete un cartello minuscolo solo verso la fine del percorso, fino a lì andrete alla cieca. A parole è difficile da spiegare ma qui trovate il video che ho realizzato con tutta la strada e il percorso per raggiungere la spiaggia di Beritnica.

Una volta raggiunto il parcheggio avete due opzioni: la spiaggia comoda e affollata oppure la spiaggia quasi deserta ma con un percorso non per tutti da fare a piedi.

Se scegliete la versione comoda (Rucica) vi basterà costeggiare la costruzione semi abbandonata e in pochi passi sarete in spiaggia. Se arrivate prima dell’invasione vi consiglio di sparpagliare le vostre cose nel modo più largo possibile o vi ritroverete con la gente letteralmente sul vostro asciugamano.

 

la spiaggia deserta alle 9 del mattino

Se la scelta ricade sulla versione più impegnativa (Beritnica) armatevi di forza e coraggio e preparatevi a camminare per una mezz’ora buona “a caso” sulla montagna.
Durante l’organizzazione della vacanza abbiamo fatto parecchia fatica a trovare informazioni su come raggiungere questa spiaggia proprio perché non è una spiaggia per tutti. Abbiamo quindi cercato di fare del nostro meglio per documentare il sentiero in modo da consentire anche a voi di raggiungere questa spiaggia fantastica.

Dal parcheggio, sul lato opposto della costruzione disabitata, parte un sentiero appena visibile, seguitelo fino a raggiungere la cima della collina e proseguite sempre sul sentiero più a destra che incontrate.

A un certo punto nel video vedrete che siamo scesi in mezzo alle rocce, leggermente più a sinistra dovrebbe esserci un sentiero che scende più comodo ma noi non l’abbiamo visto (le persone che si vedono hanno seguito quello).

Non so se è stata “colpa” del cielo nuvoloso di quella giornata ma in totale in spiaggia eravamo in 10.

L’unica cosa negativa della giornata è stata l’arrivo della barca/discoteca che fa il giro del golfo e ci ha tenuto compagnia con musica a volume altissimo per quasi un’ora perché di fronte a questa spiaggia c’è il punto in cui si fermano per fare il bagno.

Jadra

Questa spiaggia si trova a Stara Novaljia, poco prima del vecchio porto del traghetto per Stinica.
Dovete attraversare tutto il paese, appena prima del porto trovate una stradina sulla destra che sale per la collina, in teoria c’è un piccolo cartello ma non è detto che esista ancora quando ci andrete voi.
Non so bene perché ma in Croazia i cartelli appaiono/scompaiono con molta facilità, non fate molto affidamento quando leggete “al tale cartello girate” perché potrebbe essere sparito nel frattempo.

La strada è sterrata ma in buone condizioni, subito dopo la salita incontrerete un bivio e dovrete tenere la sinistra o finirete non si sa dove in mezzo alle colline.

Dopo qualche centinaio di metri vi troverete direttamente in riva al  mare. Il parcheggio è ben tenuto ma non è a pagamento.
Non è presente una vera e propria spiaggia, ma degli spazi in piano sopra gli scogli dove poter posizionare ombrelloni e asciugamani.

E’ disponibile anche una piccola zona attrezzata dove affittare ombrellone e lettini.
L’accesso in mare avviene tramite scalette posizionate lungo tutta la spiaggia.
L’acqua è cristallina e il fondale è di sassi.

 

Se non volete andare in spiaggia potete fare un rapido giro a vedere il 15° meridiano, lo incontrate sulla strada che da Pag va a Bosana, la strada per le spiagge di Vodice e Sveta Marija e prosegue fino alla spiaggia di Sveti Duh.

Non esistono cartelli ma lo si scorge a bordo strada dal lato del mare, a circa 5km da Pag. Le coordinate GPS sono 44°29’02.4″N 14°59’43.8″E ma non potete perdervi. Dovete percorrere tutta la strada asfaltata e lo incontrate poco dopo l’inizio della parte sterrata.

Un altro luogo da visitare per passare qualche ora in modo differente è l’uliveto a Lun dove si trova un ulivo di 1.600 anni.

 

l’ulivo secolare

L’ingresso è a pagamento (15kn = circa 2€); non aspettatevi di vedere chissà cosa se non una distesa immensa di ulivi ma si riesce a fare una bella passeggiata, sotto il sole, praticamente in mezzo al nulla.

Vi consiglio anche una tappa alla città vecchia di Pag (Stari Grad) che si trova appena fuori dal paese. Arrivando da nord incontrate una strada sulla destra appena prima di attraversare le saline.

Proseguite per 1 km e ve la troverete alla vostra destra con un parcheggio.
Nella città vecchia si trova la chiesa dedicata alla Madonna, luogo di arrivo della processione il 15 agosto che parte dalla chiesa in centro al paese.

Nota per chi si troverà durante questa giornata a Pag: la processione è molto sentita e frequentata, si svolge verso le 18 e blocca completamente la strada principale che attraversa l’isola. Il primo anno siamo rimasti bloccati in coda per un po’ di tempo, questa volta ci siamo ricordati e abbiamo scelto di andare in una spiaggia dall’altro lato dell’isola in modo da non dover passare da quella parte per tornare a casa.

Da qui avrete anche la possibilità di vedere le saline, per le quali Pag è famosa, dall’alto.
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6 commenti

  • Davide

    Bellissimo blog! Lettura molto scorrevole, contenuti precisi e dettagliati. Il tuo racconto mi ha fatto rivivere con la mente quest'isola affascinante e misteriosa che, per chi come noi ama la Croazia e le sue isole, ti lascia dentro un ricordo molto profondo…quando mi verrà un pizzico di nostalgia tornerò a rileggere il tuo blog 😉
    Ciao Chiara e complimenti per l'ottimo lavoro svolto!

  • Croazia info

    Wow! Complimenti! Veramente un lavoro completo che non solo ci ha fatto rivivere il nostro giro di spiagge di Pag per molti punti uguale, ma ci ha fatto anche la voglia di tornare in quanto certe spiagge nominate ci mancano. Bravi!
    Con occasione, una dritta per le "spiagge a Pag": quando di mattina bisogna scegliere dove andare, conviene verificare se c'è il vento fuori. Essendo orientate in modi diversi, è possibile sempre scegliere "quella giusta per quel giorno" dove poter stare – sotto il vento.

  • Chiara Chierichetti

    Ciao Davide! grazie per i complimenti.
    E' vero quest'isola ha qualcosa di speciale, per noi forse ancora di più essendo stata la nostra prima meta in Croazia.
    Sono contenta che ti sia piaciuto il post. Grazie anche per i consigli che ci avevi fornito prima di partire per riuscire a raggiungere la spiaggia di Beritnica che sono stati molto utili.
    Torna a trovarmi quando vuoi!

  • Chiara Chierichetti

    Grazie per i complimenti! Sono curiosa di sapere quali sono le spiagge che dovete ancora scoprire di quest'isola, Beritnica é una di queste?

    E' vero, quando ci si alza al mattino bisogna obbligatoriamente guardare le previsioni del tempo per capire se ci sarà o meno vento. Se è previsto sono decisamente sconsigliate le spiagge dal lato di Bosana (lato Est del golfo di Pag) dove si incanala maggiormente il vento. Ottime le spiagge tipo Girenica che si trovano sul lato opposto dell'isola.
    "combattere" con il vento a Pag mi ha fatto tornare in mente le vacanze trascorse con i miei genitori ad Alghero dove si sceglieva la spiaggia in base alla presenza o meno di maestrale.
    Mi ha fatto molto piacere questo commento, tornate quando volete a trovarmi!

  • Croazia info

    Esatto, Beritnica ci manca (ce l'ho, ce l'ho… NON ce l'ho!) e l'abbiamo intuita stando a Rucica: ogni tanto passava qualcuno in quella direzione con un passo spedito da "qualcuno che sa – e non vuole far sapere" e il percorso già dall'inizio si prospettava "da capre". Siccome ad epoca avevamo il bimbo piccolo non ci sentivamo di seguirli, ma era chiaro che da quelle parti ci stiamo perdendo qualcosa…

  • Chiara Chierichetti

    Eh si, con un bambino piccolo non è sicuramente una delle spiagge più agevoli da raggiungere.
    Anche noi abbiamo "studiato" il sentiero quando siamo stati a Rucica: appena vedevamo qualcuno avventurarsi lo seguivamo con lo sguardo per capire se portasse veramente da qualche parte o se Beritnica fosse una specie di luogo fantastico e irraggiungibile.
    Parlando con altri italiani in spiaggia (sembrava di essere in Italia da quanti ce ne fossero) abbiamo scoperto che il percorso era relativamente fattibile e quindi ci siamo avventurati.

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