Izolana – la casa del mare
Un po’ nascosto tra i vicoli del centro di Izola, in Slovenia, si trova il museo Izolana – La casa del mare.
Questo museo nasce per raccontare il legame tra la città e il mare, che qui portava lavoro sia grazie ai cantieri navali che per la pesca.
L’ufficio del turismo di Izola ci ha invitato a visitare il museo lo scorso ottobre durante la toccata e fuga in Slovenia per il nostro decimo anniversario.
Il primo piano del museo è interamente dedicato alla collezione dei modelli in legno di barche a vela e altre imbarcazioni comuni nell’Adriatico, soprattutto nella zona tra Izola, Piran e Koper.
Le barche esposte sono state costruite da vari modellisti artigiani, tra i quali anche l’Isolano Marcel Blažina.
Realizzare i modelli in scala delle imbarcazioni tipiche era un lavoro complicato perché non esistevano progetti da consultare. Per gli esperti modellisti era quindi necessario studiarne le fotografie per scoprirne i particolari da riprodurre, ognuno con il proprio stile e i propri segreti.
Salendo al piano superiore la prima sala che si incontra è quella dedicata a Pietro Coppo, uno dei più importanti geografi e cartografi del 1500.
Coppo, originario di Venezia, trascorse gran parte della sua vita proprio a Izola. A lui in città sono dedicati il parco cittadino e la scuola media italiana.
E’ sua la prima cartina realistica dell’Istria datata 1525.
E’ una mappa molto particolareggiata, testimonianza della grande conoscenza dell’area.
La descrizione dettagliata della costa istriana fa pensare che fosse stata disegnata per aiutare i marinai durante la navigazione.
La sala successiva racconta la storia della Parenzana.
La Parenzana era una linea ferroviaria lunga 123km costruita alla fine del 1800 durante l’impero Austro-Ungarico per collegare Trieste a Poreč (Parenzo).
Lungo la linea ferroviaria erano distribuite 30 stazioni che aiutarono lo sviluppo dell’entroterra istriano. Il collegamento con Trieste permise agli abitanti dell’area di vendere i propri prodotti tipici che andavano dal sale alla pietra, passando da olio, calce e legno.
La costruzione della Parenzana favorì anche lo sviluppo del turismo nella zona.
La linea ferroviaria chiuse definitivamente il 1° agosto 1935 quando l’ultimo treno dall’Istria arrivò a Trieste.
La crisi fu dovuta all’aumento della competitività dei trasporti via mare e via terra.
In treno occorrevano 7 ore per percorrere l’intero tratto, la velocità massima era di 31 km/h, mentre via mare il tempo si dimezzava ed era possibile raggiungere Trieste da Poreč in 4 ore.
Se fosse ancora in attività la ferrovia oggi attraverserebbe tre nazioni: Italia (13km), Slovenia (32km) e Croazia (78km).
Nonostante la sua chiusura, però, è ancora possibile percorrere la Parenzana in quanto è stata trasformata in un percorso ciclabile molto famoso.
L’ultima parte del museo è dedicata all’industria della lavorazione del pesce, una delle principali attività in città negli anni passati.
Viene posta l’attenzione sulle persone, gli uomini occupati con la pesca e le donne impiegate nelle fabbriche dove si lavorava il pescato.
In questa zona la pesca era sia fonte di sostentamento economico ma anche di alimentazione.
Nella seconda metà del XIX secolo ad Izola nacquero, in prossimità delle zone di pesca, gli stabilimenti per la conservazione delle sardine. L’arrivo dell’industria ittica permise di risolvere il problema del pesce in eccesso che non veniva venduto.
Tutti i pannelli esplicativi del museo sono scritti in tre lingue. Oltre allo sloveno sono presenti spiegazioni in inglese e italiano.
Per una ventina d’anni circa, i territori istriani furono parte del territorio italiano. Anche dopo l’annessione alla Jugoslavia nel 1947 la comunità italiana è rimasta una delle più numerose e l’italiano qui è molto parlato.
Nonostante le dimensioni contenute, il museo è ricco di informazioni sulla storia del modellismo nautico e del territorio.
Se decidete di scoprire questa parte di Slovenia vi consigliamo di visitare il museo
Izolana – museo del mare
Via Alma Vidova 3 – Izola
Su google maps trovate ancora l’indicazione del museo Parenzana, che si trovava precedente in questi locali.
Al momento il museo è chiuso ma riaprirà per la stagione estiva.
Per qualsiasi informazione potete contattare il Centro informazioni turistiche di Izola al numero +386 5 640 10 50 o via e-mail: tic.izola@izola.si.