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Porte aperte ai luppoli – visita al birrificio Poretti

 Il birrificio Angelo Poretti organizza quattro volte l’anno le “Porte aperte ai luppoli”, delle giornate in cui la fabbrica viene aperta gratuitamente al pubblico per farne conoscere la storia e lanciare la versione stagionale della birra 7 luppoli.
la pianta del luppolo
Il birrificio si trova a Induno Olona (Va) in Valganna, nello stesso punto in cui è stato fondato nel 1877 da Angelo Poretti, originario della zona. Gli edifici sono realizzati in stile liberty, con i colori richiamano la birra.
 
Fu scelto questo luogo per la presenza di fonti d’acqua pura, indispensabili per una buona birra. Poretti morì nel 1901 senza aver avuto figli, la società passò quindi ai nipoti che l’amministrarono fino al 1929 quando la scomparsa prematura di due di loro portò il birrificio vicino alla chiusura.

Il birrificio diventò di proprietà della famiglia Bassetti, già proprietaria del birrificio Spluga, negli anni 40. Negli anni seguenti c’è stata una graduale acquisizione da parte di Carlsberg che dal 2002 è diventata l’unica proprietaria dell’impresa.

 
 
La visita si snoda all’esterno della ditta, non visitabile per motivi di igiene e sicurezza, fino a raggiungere la sala di cottura nella quale è possibile entrare per godere a pieno della sua bellezza.
 
l’esterno della sala di cottura
La struttura della sala è rimasta quella originale realizzata nel 1908. Per un periodo quest’area fu dismessa perché era stata creata una sala di cottura moderna e più efficiente ma alcuni anni dopo è stata fatta marcia indietro. E’ stata ristrutturata l’originale sala di cottura, mantenendo gli elementi architettonici originali ma sostituendo le caldaie con una versione più moderna.

 Al piano superiore nella sala di cottura si trova la “biblioteca del luppolo” una parete in cui sono raccolti moltissimi tipi differenti di luppoli. Forse qualcuno se la ricorderà perché era stata protagonista lo scorso anno dello spot della Poretti 5 luppoli.

 
 
L’ultima tappa della visita è villa Magnani, realizzata nel 1905 dallo stesso architetto che ha progettato la stazione centrale di Milano, anche questa in stile Liberty.
 
 
La villa non è mai stata abitata da Angelo Poretti, perchè deceduto prima della fine della costruzione, e si trova su un piccolo promontorio in posizione dominante sulla fabbrica.
 
la vista sulla fabbrica dal terrazzo della villa
Oggi la villa ospita il pub La Casa di Angelo e, durante la visita, qui potrete degustare la versione stagionale della 7 luppoli (per l’autunno si chiama Mielizia con profumi speziati al miele di castagno) e altri due tipi di birra.

Oltre alla degustazione, fuori dalla villa, sono presenti alcuni “test” per provare come reagisce il proprio corpo quando si è ubriachi: con l’utilizzo di occhiali particolari si può provare a fare canestro in una scatola oppure percorrere uno slalom tra birilli senza abbatterli.

La visita termina al negozio del birrificio dove potrete acquistare la 7 luppoli appena degustata e molti altri tipi di birra a prezzi scontati.

Come vi accennavo prima, questo tipo di evento viene organizzato quattro volte l’anno, solitamente la settimana prima del cambio di stagione. Sono giornate che richiamano un gran numero di persone, i posti disponibili (circa 500) si esauriscono nel giro di 48 ore dall’apertura delle prenotazioni sul sito.

E’ possibile visitare la fabbrica tutto l’anno il mercoledì e il sabato al costo di 8€. In questo caso i gruppi sono più piccoli e il tour è leggermente più articolato.

Sia per le Porte Aperte che per le visite a pagamento, per prenotare è sufficiente collegarsi al sito visite.birrificioporetti.it, selezionare la data che di interesse e inserire i propri dati.

La fabbrica si trova a Induno Olona, nella zona industriale di via Buccari (a fianco trovate la fabbrica Lindt con lo spaccio).

Terminata la visita, soprattutto se non conoscete la zona vi consiglio di proseguire sulla strada per la Valganna dove incontrerete per prime le cascate di Grotte di Valganna a bordo strada, una seconda cascata nascosta dietro la galleria, la cascata di Valvassera e per finire i laghi di Ganna e Ghirla.

Se passate da queste parti in inverno non stupitevi se doveste trovare le cascate e i laghi ghiacciati, la Valganna è conosciuta come la Piccola Siberia del Varesotto; noi fine gennaio abbiamo camminato nel lago di Ghirla che si era completamente congelato.

Sul nostro canale youtube trovate il video della visita.
 
 
 
 
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